La voce di Bologna: il canto popolare tra musica e memoria
Domenica 18 maggio a Palazzo Pepoli un omaggio al patrimonio orale emiliano e al lavoro di Giorgio Vacchi

Il canto popolare emiliano è un patrimonio prezioso di memoria e cultura. Giorgio Vacchi, con il Coro Stelutis, ha dedicato la sua vita a raccogliere e trascrivere oltre 2000 canti della tradizione orale, molti dei quali in dialetto bolognese. Da questa ricerca nascono le oltre 200 elaborazioni per coro che Vacchi ha composto tra gli anni sessanta e l'inizio del nuovo millennio. Grazie al lavoro del Centro Culturale Stelutis, oggi questo materiale è digitalizzato e consultabile online. Il repertorio spazia da ninna nanne a canti di guerra e d’amore, con temi ancora attuali. Il Coro ha tenuto oltre 700 concerti in Italia e all’estero, diffondendo il sapere popolare bolognese anche negli USA e in Brasile. Dopo la scomparsa del fondatore, il coro è diretto dalla figlia Silvia Vacchi e continua la sua missione come Associazione di Promozione Sociale. La sua attività promuove la cultura, la memoria storica e la socialità attraverso la musica. Le armonizzazioni di Vacchi hanno ispirato numerosi cori, tra cui il Coro Antonella Alberani di Bologna, diretto da Gian Marco Grimandi, suo allievo e cantore per 22 anni nel Coro Stelutis. Fondato nel 2011, il Coro Alberani porta avanti questa eredità artistica e culturale mantenendo viva la voce della tradizione popolare bolognese e diffondendola in importanti teatri e luoghi dello spettacolo italiani.
PROGRAMMA DELL'INCONTRO
Ore 15.00 - SALUTI DI BENVENUTO e consegna attestati De.Co. con Marco Piazza, delegato alla Cultura Popolare, Comune di Bologna e Duccio Caccioni, Presidente della Commissione DeCo, Comune di Bologna.
Ore 15:15 - Un viaggio nel canto orale bolognese con Silvia Vacchi, direttrice artistica del Coro Stelutis.
A seguire dimostrazione canora dei cori Stelutis e Antonella Alberani.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al seguente Link