Festa del Carciofo Violetto di San Luca
Domenica 19 maggio, una serata con piatti a base del Violetto di San Luca preparati dalle aziende produttrici
Il Carciofo Violetto di San Luca è una varietà autoctona delle colline a sud di Bologna dove la natura argillosa del terreno conferisce all’ortaggio particolari caratteristiche. Dal sapore fresco ed erbaceo, con note che tendono alla radice di liquirizia, presenta ridotte dimensioni che lo rendono adatto ad essere conservato sott’olio e protagonista di numerose ricette anti-spreco, dal momento che del Violetto si possono utilizzare anche le parti meno nobili, come le foglie o i cosiddetti carducci. Fino alla metà degli anni Settanta, la coltivazione del Violetto di San Luca rappresentava un’importante fonte di reddito per gli agricoltori locali ed era richiestissimo tanto nella provincia bolognese che nel resto dell’Emilia-Romagna. Dopo circa cinquant’anni in cui sembrava destinato a scomparire, oggi il carciofo violetto è protagonista di un progetto di rilancio da parte di cinque giovani agricoltori locali che si sono costituiti in associazione e hanno ripreso a coltivarlo. Grazie alla loro attività di promozione il prodotto è stato inserito tra i Presidi Slow-Food dell’Emilia-Romagna. La sua valorizzazione, tra l’altro, è stata fortemente voluta e supportata anche dall’assessorato all’agricoltura della Regione che, insieme a Slow Food, ha avviato un protocollo volto proprio a promuovere le piccole produzioni di qualità del territorio. Un ulteriore riconoscimento è arrivato dalla Città Metropolitana di Bologna che ha assegnato al Violetti il marchio De.Co. Denominazione Comunale a tutela dei prodotti agroalimentari del territorio.