Merletto ad ago con tecnica Aemilia Ars
Il merletto ad ago con tecnica Aemilia Ars rappresenta un patrimonio culturale unico, simbolo dell’eccellenza artigianale bolognese e ancora oggi fonte di ispirazione e identità.
Il merletto ad ago con tecnica Aemilia Ars rappresenta un patrimonio culturale unico, simbolo dell’eccellenza artigianale bolognese e ancora oggi fonte di ispirazione e identità.
Questa antica arte, sviluppata dalla “Società protettrice di arti e industrie decorative nella regione emiliana” fondata nel 1898 a Bologna, ha saputo coniugare bellezza estetica e sviluppo produttivo, diffondendosi dal territorio emiliano al resto del mondo.
Concepita per valorizzare le arti decorative, l’Aemilia Ars è intimamente legata al nome di Lina Bianconcini Cavazza, che la ideò per offrire alle giovani donne un’opportunità lavorativa, mantenendole vicine alla famiglia. Fin dagli esordi, le tecniche di lavorazione furono trasmesse gratuitamente, promuovendo sia l’autonomia economica sia il raffinamento del gusto estetico.
La tecnica, unica nel suo genere, prevede l’uso dell’ago per creare elaborati merletti su supporti di cartoncino che riportano i disegni da realizzare. Questo metodo, meticoloso e artistico, ha reso il merletto Aemilia Ars immediatamente riconoscibile e indissolubilmente legato al nome di Bologna.
Musei e biblioteche di Bologna conservano collezioni di disegni e manufatti dell’Aemilia Ars, con esempi custoditi nelle Collezioni Comunali d’Arte, nel Museo Davia Bargellini e nel Museo del Tessuto e della Tappezzeria Vittorio Zironi, tra gli altri. Prestigiosi musei internazionali, come il Victoria & Albert Museum di Londra o il Cooper Hewitt Museum di New York, ospitano pezzi significativi che testimoniano il valore globale di questa tradizione.
La realizzazione del merletto si articola in diverse fasi: dalla progettazione e scelta dei materiali alla trasposizione tecnica e alla confezione finale. Questo processo complesso richiede non solo abilità manuale, ma anche un sapere tecnico trasmesso da generazioni. Tuttavia, le maestre merlettaie che detengono queste competenze sono oggi sempre più rare. Antonilla Cantelli, considerata l’ultima grande maestra di Aemilia Ars, ha dedicato la sua vita alla formazione di nuove generazioni fino alla sua scomparsa nel 2008.
Nonostante il numero esiguo di esperte, la passione per il merletto ha continuato a unire persone provenienti non solo dall’Emilia, ma anche da altre regioni e nazioni, mantenendo viva questa tradizione.
Dal 2017, il merletto Aemilia Ars è inserito nell’Inventario dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MIBAC, come parte del progetto per il riconoscimento UNESCO dell’“Arte di saper fare il merletto italiano” come patrimonio culturale immateriale. Questo percorso coinvolge non solo le comunità di merlettaie, ma anche le istituzioni locali, impegnate a preservare e promuovere questa straordinaria
Proteggere l’Aemilia Ars significa incentivare ricerche, attività didattiche e professionalità legate a questa produzione artigianale, affinché la complessa maestria artistica che ne è alla base possa essere tramandata alle nuove generazioni. Le maestre merlettaie, custodi di un sapere antico, rappresentano il ponte tra passato e futuro, e meritano il sostegno necessario per mantenere viva questa straordinaria eredità culturale.